Android e KitKat: la partnership che non ci si aspettava, soprattutto perchè per la prima volta un sistema operativo viene brandizzato e viene messa in campo un’operazione di sostanziale comarketing tra un bene immateriale e un prodotto di larghissimo consumo come uno snack. Da sempre Android ci aveva abituato a dare nomi dolci alle sue release: Ice Cream, Donut, Cupcake, Jelly Bean, per citarne alcuni. Ma mai aveva legato una nuova uscita ad un prodotto esistente, aprendo così scenari inesplorati dove la fantasia e le potenzialmente infinite risorse economiche di Google e Nestlè potessero correre libere.
L’utilizzo di un marchio registrato come KitKat non è incidentale, e Nestlé conferma la partnership ufficialmente stretta con Google con una campagna a tutto tondo: sito a tema, video su YouTube, pagine sui social network. In stile Willy Wonka, poi, verranno messi in vendita KitKat con all’interno un biglietto vincente per assicurarsi un Nexus 7 o crediti sul servizio di digital delivery Google Play. La gold cart di Roal Dahl è ad un passo, ed è un’idea di marketing spettacolare.
Naturalmente il rovescio della medaglia suggerito da alcuni è che Google, un’azienda dedicata anima e corpo all’advertising, abbia messo in campo un’iniziativa pubblicitaria che trasforma ogni smartphone dipendente in un potenziale veicolo pubblicitario per il prodotto KitKat oltre che per la nuova versione di Android: è certo che questa possibilità abbia occupato parecchie pagine di progetto, ed è certo che, a fronte di un lancio così rumoroso, qualche alzata di scudi sarà inevitabile.
Ma è un gioco che credo valga la candy bar.
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